Studio di metà settimana! ..Preparando nuovi brani e nuove emozioni per la tournée estiva riaffiorano ricordi della nostra storia musicale.. eccoci nel Natale del 2011 sul palco dell'Hotel Savoy***** di Bibione. Colore, Emozioni, Potenza, Musica, Empatia ... tutto questo semplicemente racchiuso in una foto! ..La bellezza di cantare in un coro è indescrivibile..
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L’appoggio è uno dei principali movimenti eseguiti prevalentemente con i muscoli addominali [la prossima settimana tratteremo invece dell'accento]
Gli addominali, in questo modo, aiutano il diaframma a svolgere la sua funzione e con questi due movimenti (includendo anche l'acento) le note da emettere avranno un controllo maggiore, le note lunghe risulteranno più stabili e le note più alte saranno più precise e incisive. Nell’ appoggio i muscoli addominali forniscono al diaframma un sostegno sicuro ed efficace durante l’espirazione. In questo modo mentre l’aria fuoriesce dai polmoni e risale verso l’alto per mettere in vibrazione le corde vocali, i polmoni stessi sono sostenuti dal diaframma che a sua volta è sostenuto dai muscoli addominali. Quando i polmoni mano a mano si svuotano del loro contenuto di aria, si riducono di volume e quindi occupano meno spazio, il diaframma accompagna questo movimento dei polmoni e risale di pari passo rimanendo sempre a contatto con la parte bassa dei polmoni, grazie anche alla sua già riferita forma a cupola. Questo contatto è in realtà un sostegno per i polmoni che possono svuotarsi e contrarsi senza perdere, per l'appunto, l’appoggio; inoltre i polmoni sono compressi lateralmente dalle costole e vengono “strizzati” verso l’alto. Con i polmoni risale anche la trachea, alla sommità della quale si trova la laringe, tale risalita è componente fondamentale, ma automatica, del meccanismo della produzione del suono. Questo continuo appoggio fa in modo che la colonna d’aria formata dai polmoni risalgain maniera costante evitando di formare degli "scompensi" d'aria. Ora, considerando che la nota lunga e sostenuta è provocata da una vibrazione costante e regolare delle corde vocali, la vibrazione è resa possibile perché è costante e regolare la colonna d’aria che va a sbattere contro la superficie inferiore delle corde vocali. Per cui se la colonna d’aria non è costante e regolare anche le vibrazioni delle corde non saranno costanti e regolari e di conseguenza non sarà costante neanche il suono prodotto dalle corde vocali, praticamente la nota prodotta sarà traballante ed imprecisa, “calante", “crescente” o semplicemente non perfettamente intonata. Semplifichiamo la spiegazione utilizzando un immagine molto chiara (utilizzata spesso dai manuali di canto): Immaginiamo una fisarmonica, o meglio il mantice di una fisarmonica, e paragoniamo il mantice ai polmoni; e paragoniamo il braccio del musicista che regge il mantice al diaframma e ai muscoli addominali. Quando il mantice deve riempirsi d’aria come fa? Si allarga grazie al braccio del musicista che lo tira verso il basso. Il braccio del musicista però sostiene il mantice, e lo tira in basso per quanto basta, in base all’aria che occorre per la fase successiva, quella di espulsione dell’aria e produzione del suono. Il braccio del musicista non lascia cadere verso il basso il mantice senza sostenerlo, se lo facesse il mantice ballonzolerebbe verso il basso, in modo goffo e scoordinato. Il braccio del musicista lo troviamo anche nella fase di produzione del suono. Quando cioè deve spinger sul mantice e far fuoriuscire il suono. La spinta, oltre a spingere fuori l’aria, naturalmente, fa si che il mantice sia sempre ben sostenuto e che il mantice non si rilassi verso il basso. Detto ciò.. speriamo che queste piccole nozioni possano aiutavi ad avere una respirazione più consapevole. Un po' più di esercizio al giorno e Per il pensiero musicale del giorno "rubo" una bellissima frase citata da una nostra corista ... Un post corto ma molto efficace! Grazie a Catia per il prezioso contributo! :) "Se anche cantassi come gli angeli, ma non amassi il canto, non faresti altro che rendere sordi gli uomini alle voci del giorno e alle voci della notte." Il genere di musica che cantiamo ha origini lontane e interessantissime... Divertitevi con noi a scoprirle ogni settimana! ![]() Le origini del Gospel non sono certe in quanto si tratta di un genere musicale di origine popolare e inizialmente tramandato oralmente anche se possiamo individuare un periodo storico : si parla degli inizi del XV sec. E’ infatti in questo periodo che gli Europei iniziano a prelevare Africani, da utilizzare essenzialmente per lavori di fatica, portandone un’ingente quantità anche nell’America Settentrionale (a partire dal 1619). Gli Africani, lontani dalla loro patria, durante gli estenuanti lavori che si vedevano costretti a svolgere, trovavano conforto solo attraverso malinconici canti intonati all’unisono, destinati a diventare Spirituals, a contatto con la religione cattolica. Quello che è interessante osservare, a questo punto, è che l’anima del Jazz e, più tardi, dell’R&B, è già viva e ben presente nei primi componimenti Afro-Americani. Ad ogni modo, gli albori degli Spirituals e, quindi, di tutto il genere successivamente derivatone (Gospel & Spirituals), si hanno nel pieno del XVII sec, e soprattutto nelle piantagioni di cotone degli Stati Uniti Meridionali: stiamo parlando delle Plantation Songs (canzoni delle piantagioni), delle Work Songs (canzoni del lavoro), dei Calls (chiamate) e dei Cries (pianti); le prime assonanze Cristiane si devono ai Battisti e ai Metodisti Europei, ed è a questo punto che nasce il vero e proprio Gospel, che è comunque derivato anche dagli inni inglesi. E' inoltre importante ricordare anche le Ballads, ovvero le danze che accompagnavano le Work Songs. Il termine Spiritual inizia ad assumere una marcata caratterizzazione nera solo nel XIX sec. Infatti, prima di allora, e soprattutto nel XVIII sec (verso la fine), i canti cristiani intonati dagli schiavi erano ancora proibiti dai padroni di questi ultimi, e la nuova forma musicale, appena ideata, poteva essere espressa solo in contesti fortemente limitativi, in un certo senso. Gli schiavi si incontravano in "riunioni segrete", chiamate "riunioni da campo" o "riunioni da cespuglio", e questo clima influenzò i primi cori, che come tema avevano principalmente il "desiderio di fuga", che era sostenuto da un moto rivoluzionario chiamato "Undergroun Railroad"(UGRR). Gli Spirituals, agli albori, ci sarebbero senz'altro apparsi profondamente diversi dai canti da chiesa che associamo generalmente al genere. Infatti, espressivamente, queste composizioni erano decisamente Afro, più che Cristiane, per un suono in origine fortemente ritmato, grazie all'uso di percussioni varie e a battiti regolari di piedi e mani, e a spiccati riferimenti alla cultura Africana Tribale. Questi elementi sopravvivono ancor oggi, ma a partire dal '900, quando questi iniziarono a venire a contatto con l'ambiente americano, persero parte delle loro origini, per potersi adattare definitivamente al contesto cattolico. [fine prima parte] I The Colours of Gospel vi augurano un buon weeken carico di energia e musica con un brano potente tratto dal nostro repertorio .. a voi .. THE SOUND! BUON ASCOLTO
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AuthorThe Colours of Gospel vogliono condividere con voi esperienze, pensieri e emozioni. Archives
Aprile 2015
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